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Lutto nel mondo dello spettacolo
Si è spenta Mariangela Melato, l’ultima regina del teatro italiano - di Riccardo Di Salvo e Claudio Marchese -

L’abbiamo rivista la sera del 1° gennaio scorso in TV, nella parte di “Filumena Marturano”. Cavallo di battaglia di grandi attrici come Titina De Filippo e Sophia Loren. La sua interpretazione a fianco di Massimo Ranieri, ci è parsa perfetta dal punto di vista teatrale. Si notava l’impostazione brechtiana del suo grande maestro Strehler, ben diversa da quella eduardiana delle due colleghe partenopee. Ogni attrice ha i propri maestri. Nel caso della Melato possiamo dire che i maestri sono stati davvero tanti: non solo Strehler ma anche Ronconi che, nel 1975, la rese famosa sul piccolo schermo in una memorabile versione teatrale a puntate dell’”Olando furioso”. Fu proprio Ronconi a farne un’attrice televisiva, ruolo che lei accettò con tanto entusiasmo, anche in parti da showgirl, come nella “Canzonissima“ di Pippo Baudo, dove divertì molto il pubblico, uscendo da una valigia, come nelle vecchie gags di avanspettacolo. Il talento di Mariangela Melato era estremamente duttile capace di sfumare dal genere drammatico al genere comico. Dote che appartiene solo alle grandi attrici. La Melato acquistò una grande popolarità anche nel cinema, grazie all’estro creativo di Lina Wertmüller che le fece recitare parti grottesche in film come “Mimì Metallurgico, ferito nell’onore” e nel memorabile film “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”. In questa pellicola duettava e duellava nella parte della “sciura” milanese snob e superficiale, sedotta da un uomo del Sud, sensuale e aggressivo. Mariangela Melato ci ha offerto di tutto, da varietà televisivo al teatro più raffinato, fino al teatro musicale in cui canta e balla come una moderna sciantosa. Ricordiamo lo spettacolo di qualche anno fa “ Sola me ne vo per la città”. In questa esibizione, l’attrice milanese confermava la lezione canzonettistica imparata da Renzo Arbore con cui ebbe un lungo sodalizio artistico e sentimentale. Siamo convinti che la sua morte lascia un vuoto incolmabile sulle scene dello spettacolo. info@riccardodisalvo.it info@claudiomarchese.it