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Cygnet: in tre metril’esperienza Aston Martin
La casa britannica presenta la sua prima citycar

L’era del clone non risparmia nessuno e, complice il crollo delle vendite, anche le case automobilistiche si fondono creando nuove alleanze. L’ultimo accordo nato vede come protagonisti Aston Martin e Toyota. La seconda avrebbe concesso alla prima di utilizzare la nipponica IQ come modello d’ispirazione per creare la prima citycar del marchio inglese. Il presidente di Aston Martin, Ulrich Bez, spiega: “E’ il momento giusto per intraprendere questo primo passo coraggioso. Grazie anche al supporto di Toyota che ha fornito la propria IQ come base di realizzazione della Cygnet. Il suo ingresso nella gamma Aston Martin - continua Bez - rappresenterebbe una combinazione unica di opposti con le altre vetture”. Il CEO della Casa inglese elogia anche l’auto che ha permesso la realizzazione della Cygnet: “La IQ è una nuova soluzione al trasporto perché permette una mobilità intelligente e, allo stesso tempo, è un’auto innovativa; non dimentichiamoci che nonostante le dimensioni estremamente contenute ha conquistato le cinque stelle EuroNCAP”. Inarrestabile e con la lingua che incessantemente continua a sbattere contro il palato, l’amministratore delegato non si ferma nemmeno per prendere il respiro e soddisfatto afferma: “E’l’auto di chi pretende un mezzo a bassissime emissioni e allo stesso tempo non vuole rinunciare al lusso di possedere una vera Aston. Come se non bastasse, il cliente potrà personalizzare la Cygnet secondo lo stesso identico programma delle nostre supercar” Il prezzo della citycar si aggirerà intorno ai 23 mila Euro e sarà messa sul mercato nel 2010. Durante i primi mesi di commercializzazione, però, solo gli attuali proprietari di Aston potranno acquistare l’auto, tutti gli altri dovranno attendere ancora qualche mese. Gli interni saranno rigorosamente in pelle e ultra raffinati. Rispetto alla “quasi gemella” IQ i cerchi e le gomme avranno dimensioni maggiori, i componenti meccanici invece saranno identici. Oltre all’inconfondibile marchio Aston Martin sul frontale, le due auto si differenziano per una serie di piccoli particolari. Ancora qualche perplessità sul motore, ma voci di corridoio sono pronte a giurare che sarà un 1.300 cc benzina da 100 cv. Secondo voi, uguale a quello di quale automobile?