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Cristiano Malgioglio: Je m’adore
Je m’adore

Mi trovo a Lisbona, nella casa di Cristiano Malgioglio,dove il cantautore usa trascorrere buona parte del mese, in una delle città, a suo dire, più belle del mondo.Il disordine regna sovrano, a causa di un parto: la sua Amalia, piccola meticcia portoghese, ha partorito cinque cuccioli di tutti i colori, probabilmente frutti di molti amori. Nell’appartamento, oltre a Porchina, governante e custode dei suoi segreti, circola una meraviglia di un metro e novantadue. Di lui si può conoscere solo il nome: Jad. Li sento discutere animatamente in inglese. Mi informo: “Chi è?” e Cristiano: “Non essere curioso, è il mio insegnante di surf, giunto a Lisbona da Malibù”. Fra un cucciolo e una ciabatta, Cristiano mi conduce in cucina, dove troneggia un grande camino in marmo rosa, sormontato da mensole in noce su cui sono allineati decine di vasetti contenenti ogni ben di Dio: marmellate, sottaceti, peperoncini e conserve di frutta di ogni genere. Dovreste vederlo, è un misto fra May West, Sansone e Meryl Streep. Credo però, sia giunto il momento di cominciare con l’intervista: Cristiano! Mina dalla sua roccaforte Svizzera l’ha ancora scelta per interpretare due suoi testi, ancora una volta forti: “Carne viva” e “Questa vita loca”. Come mai questa scelta dopo tanti anni d’interruzione dal vostro rapporto professionale? Non è stata una scelta. Lo desideravo da tantissimo tempo. Durante gli anni scorsi, ho avuto offerte di lavoro televisive, che ho accettato di buon grado, perché amo molto mettermi in gioco su diversi fronti. Ho sempre scritto per me e per gli altri anche durante questi anni, ma l’ispirazione per “ Carne viva” è nata durante “L’isola dei famosi” , dove soffrivo e vivevo molte emozioni. Scherzando con una giornalista che mi ha intervistato per un settimanale, ho dichiarato di essermi ispirato al mio amico Francesco Coco, ma quando si ha la mente concentrata sulla sofferenza per la fame patita, in continua lotta con la pioggia, la vita in quella comunità ed in quel contesto, tutto fa emozione e tutto è ingigantito. Ricordo bene che nella mia mente c’era il testo nella sua completezza, ma non avevo la penna e la carta su cui scrivere, ricordo che scrivevo le parole sulle foglie di cocco con un carboncino, che regolarmente la pioggia cancellava, finché non riuscii a fissare le parole nella memoria. Quando finì l’esperienza del “L’Isola dei famosi” , chiesi a Corrado Castellari, storico autore delle musiche dei miei testi di comporre una melodia adatta. Lo fece. Ci recammo in studio di registrazione e costruito il pezzo ci accorgemmo che era nato un successo, tale però se interpretato da Mina. Non le dico l’emozione, quando Massimiliano Pani, figlio di Mina, ricevuto il pezzo, mi chiamò per dirmi che la Mamma era felice di portare al successo la mia canzone. Per “La vita loca” è stato diverso, Mina aveva ascoltato il pezzo originale e le era piaciuto, quando venne a conoscenza che avevo realizzato il testo in italiano, mi chiamò al telefono. Ricordo che mi trovavo a Madrid e rispondendo al telefono sentendo la sua voce fui colto da grande emozione. Quando mi comunicò l’intenzione di includerlo anche nel nuovo cd, quasi non volevo credere. Di questa canzone ho voluto conservare il senso del testo originale, per consentire a chi l’ascolta di coglierne tutta l’essenza. Lo paragono a “Sogno” un testo a cui sono molto legato che scrissi qualche anno fa proprio per Mina. Avendo raggiunto, lei, Malgioglio, la maturità di un uomo che ha vissuto intensamente la sua vita, che cosa prova in questo momento felice? Io la mia vita non l’ho ancora vissuta, ne ho vissuto solo un quarto.Come si permette? Provo grande soddisfazione. Sa cos’è? Le mie emozioni le vivo quando arrivano, poi le brucio e ne cerco altre. Sono alla continua ricerca di cose nuove, non vivo del passato. É uscito in questi giorni anche il suo ultimo cd, ce ne parla? Tutti gli anni pubblico un cd e devo dire che, essendo io un perfezionista sul risultato, faccio impazzire i musicisti e gli arrangiatori. Io stesso dimagrisco ogni volta cinque chili, pur sapendo che oggi di dischi se ne vendono pochi. il cd a cui lei si riferisce l’ho chiamato “Je m’adore”. É composto da diversi cover del passato: dalla colonna sonora del fi l Top Gan, “Con l’amore addosso”,“Non ti scordar di me” in lingua spagnola, portato al successo da Giusi Ferreri. I brani che più amo sono: “vivi” e “chi non piange non ama”, canzone con un ritmo brasiliano da ascoltare in compagnia.Qualche critico parruccone qualche volta disapprova la mia audacia, ma tiro avanti, perché spesso ho il conforto di critici internazionali come Miguel Barnett, uno dei più grandi scrittori cubani. di lui ricordo”Un cubano a New York “ e molti altri romanzi di successo internazionale, il quale della mia voce ha detto che è molto particolare e sensuale e scrivo testi che riescono ad arrivare al cuore. Parlo spesso di Cuba perché è il Paese dove vado spesso per lavoro e la gente mi ama. Ho partecipato a un concerto con i Miti della musica latina al grande teatro america dell’avana, registrando abbondantemente il tutto esaurito. Chi sarà la cantante italiana che potrà interpretare uno dei suoi testi così forti? C’è ancora qualcuna in Italia che potrà farlo, oltre Mina? Mi auguro di sì. la Vanoni, per esempio. Ha fatto recentemente un disco per Iva Zanicchi, meravigliosa interprete, ma sono arrabbiato con lei, perché non l’ha promosso adeguatamente. il titolo è “Regine di primavera”, che potrebbe essere un inno gay, nel quale Iva duetta con Paloma San Basilio, una delle più amate cantanti spagnole. Ritiene che l’universo gay di oggi potrà ancora identifi carsi nei suoi testi, estremamente passionali, o secondo lei e cambiato qualcosa dopo “L’importante è fi nire?” Ritengo che una delle maggiori doti dei gay sia l’intelligenza spiccata. Siamo talmente sensuali, che non occorre che qualcuno scriva cose dedicat e. io ho scritto diversi testi a tema gay: “Scandalo”, “Nel tuo corpo”, “Maledizione io l’amo”, “Ernesto”, “Marlon”. Secondo lei, oggi, i giovani gay in Italia, hanno vita facile? Quello che accade è davvero deprimente. Ho notato un rigurgito di omofobia, per cui bisogna fare molta attenzione. il gay oggi è molto felice, anche se vive cocenti solitudini. Se non esistessero queste meravigliose creature, non ci sarebbero il grande cinema, i grandi romanzi, la grande letteratura, che spesso hanno matrice gay. Come mai lei ha fatto outing solo poco tempo fa? Non ci voleva la zingara per capire di che pasta ero fatto. a parte il fatto che a me le etichette non piacciono, per cui io sono un uomo. l’etichetta si attacca ad un prodotto da vendere. Sono molto sereno con i momenti sì e quelli no come tutti. Quando mi sento un poco triste prendo un aereo e via. Come vede , oggi a Lisbona, domani a Madrid. Ieri in questa casa piena di cani, con tanta gioia è arrivato il mio amico da Malibù. Cosa posso volere di più. Ho tutto: una famiglia meravigliosa, amici pazzi di me e più di me. Mi fermano per strada, mi amano ed io li amo. Chi è l’attore che la intriga più di tutti? Chi se non Keanu Reeves. Lo trovo affascinante, geniale, sensuale.... sono pazzo di lui, lo sposerei subito. Un sogno? Il mio sogno è quello di lavorare con Pedro Almodovar, perché ritengo che solo lui saprebbe estrarre dalla mia anima la drammaticità che è in me. Malgioglio! Quanti anni ha? Non risponde, chiama Jad, apre la porta ed esclama: "Grazie per l’intervista. Spero non rivederla mai più". Renato Catania