Salute e Benessere

 
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Mamma, regalami un "ritocchino"
Addio pacchi, fiocchi, nastrini e sorprese, oggi i regali “si incartano” con bende, punti e cerotti.

Sono in molti i giovani che, approfittando del regalo di Natale, richiedono come dono il famigerato ritocco. Oggi più di ieri, complici anche i passi da gigante che la chirurgia plastica/estetica ha fatto, ci si affida nelle mani del chirurgo con estrema disinvoltura. La ricerca, le tecniche, la strumentazione e perché no anche il gusto odierno, offrono/promettono al paziente risultati straordinari ad un alto impatto estetico rispetto a quelli del passato. Impossibile dimenticare quei “nasini alla francese” scolpiti sui faccioni mediterranei. Ormai la chirurgia è stata classificata come un bene di consumo, alimentando così l’idea malsana della perfezione a tutti i costi… e che costi! L’intervento ai soli fini estetici andrebbe prevenuto, ma è praticamente impossibile farlo; i continui canoni dei “ belli e dannati”, imposti quotidianamente dalla società, alimentano la convinzione che i “difetti fisici” delimitino l’ascesa professionale, i rapporti interpersonali e affettivi… in più dobbiamo fare i conti con quell’incontrollabile senso d’approvazione che ricerchiamo negli altri, divenuto ormai il nostro pass verso la felicità. Se a tutto questo sommiamo anche quel leggero pizzico di vanità che vive dentro di noi, non ci sarà difficile capire perchè associamo il profilo esteriore con la realizzazione dei nostri desideri. È bene sottolineare che non bisogna bollare l’estetismo come un elemento legato solo all’apparenza, perché spesso è l’oggetto scatenante di un blocco emotivo/ caratteriale. Non a caso chi si sottopone ad un intervento per rimodellare il proprio corpo, superata la degenza e la fase di recupero, acquisisce più sicurezza in se stesso e affronta il contatto con l’esterno con più grinta e meno timore. Fino a qualche anno addietro erano le donne, in un’età compresa tra i 35 e i 50 anni, le pazienti “tipo” del chirurgo, mentre ai giorni d’oggi non si fa distinzioni fra i sessi o fra le fasce d’età. Prendendo spunto dalla più classica delle scene, che vede il paziente che entra nello studio medico sventolando la foto del vip al quale vorrebbe assomigliare, è nato un sondaggio: “ Quali sono le caratteristiche fisiche dei personaggi famosi più gettonate/ richieste? A questa domanda, posta dall’Isaps (Società internazionale di chirurgia plastica ed estetica) hanno risposto 20mila medici di 84 paesi (Italia compresa) ed è emerso che lei sogna il “lato b”della cantante Jennifer Lopez, le labbra dell’attrice Angelina Jolie e il seno dell’indossatrice Gisele Bundchen; lui invece non ama gli interventi troppo invasivi, i trattamenti a lungo termine, quelli complicati/faticosi e, in primis, si affida” alla medicina estetica e al “ritocchino invisibile con il botox e fillers. I modelli ai quali s’ispira sono Brad Pitt e George Clooney. Sia per gli uni che per le altre gli interventi che vanno per la maggiore sono la rinoplastica (rimodellamento del mento), la liposuzione ( aspirazione del grasso in eccesso), la bleferoplastica (occhiaie/ palpebre cadenti)”, l’otoplastica, (correzione delle orecchie a ventola), la mentoplastica, (variazione della forma del mento) e ultimo, ma non ultimo il tanto chiacchierato e sempreverde lifting. La chirurgia estetica non è più un prodotto di nicchia e, visto il periodo di crisi, diverse strutture permettono di rateizzare i costi dell’operazione grazie ad alcune finanziarie che si occupano proprio di dilazionare il costo dell’intervento in più rate. Attenzione:se volete risparmiare qualche soldino e avete la fortuna e la pazienza di aspettare, potete ricorrere alla formula del last minute. Sì, avete capito bene, anche nel settore “remise en forme” è possibile usufruire “dell’operazione dell’ultimo minuto” garantendosi uno sconto che può arrivare anche al 40%. Il paziente che non ha fretta, ed è in grado di liberarsi in qualsiasi momento, può chiedere di essere segnato all’interno di una speciale lista che viene presa in considerazione solo quando chi ha progettato il suo intervento da tempo si trova, a distanza di pochi giorni, nella condizione di doverlo disdire. In questo caso lo staff medico spulcia fra l’elenco e in base al tipo di operazione che si doveva fare, chiama il nuovo paziente. Economicamente parlando ad incidere in maniera consistente non è solo il lavoro dello specialista, ma il prezzo della sala operatoria, del personale infermieristico, della stanza di degenza… spese che vengono ammortizzate in gran parte dall’acconto che ha versato la persona che doveva essere operata e una fetta dal sostituto. Le persone che decidono di usufruire di questa possibilità devono tenere costantemente aggiornati tutti gli esami/accertamenti del caso, perché nessuno può mai sapere in quale momento della giornata potrebbe arrivare la tanto attesa chiamata. Un altro modo per risparmiare, ma che per ovvi motivi non vi consigliamo, è il nuovo fenomeno di massa che sta incalzando nell’ultimo periodo, il cosiddetto “turismo medico”. Il paziente, abbagliato dai prezzi nettamente vantaggiosi, sceglie una clinica estera per il suo intervento senza aver la certezza che la struttura opzionata è conforme e il personale medico qualificato e senza tener conto che non potrà essere seguito da nessuno nella delicatissima fase post operatoria. Di cose spiacevoli se ne sentono tante, quindi, prima di affidarvi ciecamente nelle mani di qualcuno, fate tutte le verifiche e i riscontri che potete