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Sex therapy
Botta e risposta con l’esperto

Vita breve per il latin lover francese: appena l’anno scorso un sondaggio lo incoronava migliore amante d’Europa, grazie alle sue tecniche di abbordaggio mai banali e divertenti, oggi, invece, pare che il suo savoir-faire sia letteralmente precipitato. Le cause? L’insorgere d’inappetenza sessuale dovuta principalmente all’insicurezza, alla scarsa abilità e all’impotenza. Questi tre fattori, legati principalmente all’ansia da prestazione, rendono i nostri vicini di casa ostili, aggressivi e poco propensi a nuovi stimoli. Quest’ultimo problema, però, non riguarda solo i francesi: il 58% degli uomini europei, per paura di far cilecca, abbandona i piaceri delle lenzuola buttandosi a capofitto sull’attività lavorativa. Il guaio è che, se il corpo pian piano si abitua a non avere rapporti sessuali, molte delle normali sollecitazioni finiscono lentamente per sparire. È piuttosto normale avere dei momenti in cui si è più o meno propensi a fare sesso, ma se parliamo di astinenza per lunghi periodi è allora necessario cercare l’aiuto di un esperto e non fare il pieno di pillole blu. Per schiarirci un tantino le idee, abbiamo posto alcune domande al sessuologo Francesco Spinelli. L’appellativo “sesso forte” è ormai un miraggio, che cosa possiamo fare noi uomini per migliorare le nostre prestazioni e quali sono le maggiori cause del mancato desiderio? Prima di tutto bisogna tenere ben in mente che uno stile di vita non salutare è rigorosamente congiunto a problematiche dal punto di vista sessuale. Essere in sovrappeso, non svolgere attività fisica, fumare, bere alcol e fare uso di sostanze stupefacenti, di certo non giovano alla sfera sessuale. Mixando già solo due di queste cattive abitudini, si hanno conseguenze disastrose sia al livello fisico che psicologico. Ad esempio molti giovani “bevono” perché sono convinti di superare inibizioni e timidezze, ma la verità è che, valicato il momento d’euforia, l’alcol danneggia le terminazioni nervose presenti sul pene, bloccando l’erezione, la sensibilità e di conseguenza il piacere. La società odierna ci propina modelli di maschio irraggiungibili: sarà anche per questo motivo che gli uomini comuni non si sentono all’altezza delle situazioni e cercano alcuni aiutini? A parte qualche innocente paragone, è opportuno rimanere con i piedi per terra e non fantasticare serate all’insegna dell’ultimo porno. Per dare veramente piacere al partner è necessario conoscere bene il corpo del partner e stuzzicare quei punti più sensibili al piacere sessuale. I punti erogeni cambiano da persona a persona, quindi, se realmente volete essere l’amante perfetto, non perdete tempo con il contorsionismo o con le posizioni al limite dell’immaginario, ma andate alla ricerca del piacere nascosto. La corsa contro il tempo è spesso causa di stress e per molte persone durare a lungo è sinonimo di maggior piacere: in realtà come stanno le cose? Un’intera notte di sesso è una fantasia diffusa, che, se tradotta in pratica, non dà i risultati sperati. Il rischio che si corre, prolungandosi in improbabili pratiche amatorie, è di distogliere la mente dall’atto sessuale e occuparla nuovamente con i problemi legati alla vita di tutti i giorni. Molto meglio dividere i rapporti in più prestazioni piuttosto che limitarsi ad un’unica e interminabile performance; magari alternando i piaceri forti ai preliminari più o meno irruenti. Parlando di sesso, è impossibile non menzionare il preservativo… In quanto a prevenzione c’è ancora molta superficialità e non solo fra i giovani. Inoltre, schiavizzato dal peso della misura, al momento dell’acquisto l’uomo tende a favorire i formati più grandi per evitare l’ipotesi di giudizio. Questo comportamento mette a rischio non solo la sua sicurezza, ma anche quella del partner. Con un preservativo di dimensione sbagliate aumentano i rischi legati alla rottura o alla fuoriuscita durante l’amplesso. A non giovarne è anche l’intensità del piacere… decisamente meno coinvolgente. A conti fatti è meglio non correre alcun tipo di rischio. Da che cosa dobbiamo tenerci alla larga? Dal sesso virtuale. Negli ultimi anni ha fatto passi da gigante causando non pochi scompensi; basti pensare ai giovanissimi che scambiano foto osé per qualche ricarica telefonica, per non parlare delle chat o dei diversi social networks che nascondono sempre più spesso contenuti piuttosto ambigui. Tutto ciò, oltre a creare una dipendenza, si traduce in un calo delle inibizioni fisiologiche nella vita reale. C’è un momento della giornata favorevole al sesso? Affidandoci ad alcune ricerche scientifiche, possiamo dire che il lasso di tempo ideale per farlo è al mattino, quando i livelli di testosterone sono largamente più alti (non sono di certo un mistero le erezioni mattutine). L’ormone guadagna il proprio picco proprio appena ci si sveglia e di conseguenza anche l’eccitazione maschile. Vi dirò di più: da un recente studio è emerso che il giorno della settimana col più alto grado di sintonia erotica e potenziale ormonale è il giovedì, perché il rapporto tra testosterone e orticolo (ormone prodotto dalle ghiandole surrenali) raggiunge il suo picco. In sostanza, però, è una questione soggettiva, che cambia in base ai singoli stimoli. Cari amici lettori a questo punto non ci resta che fare una sana alimentazione, un po’ di movimento, tenere a bada qualche vizio, uscire più spesso con gli amici, mettere la sveglia mezz’ora prima e tenerci liberi a metà settimana!