Interviste

 
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Nina nel paese delle meraviglie
Incontriamo Fabio Casadei Turroni...

Fabio Casadei Turroni è uno scrittore assai poco canonico, sotto molti punti di vista. Ex cantante, scrittore, musicista e musicologo, è un personaggio poliedrico, multimediale e intraprendente. Il suo ultimo libro, (ef)fusioni (ilmiolibro.it, 2011, pag. 250, € 20,00), racconta le avventure rocambolesche di un’adolescente che non accetta il proprio corpo e la propria vita e che finisce per diventare (attraverso l’intervento miracoloso o disastroso di una statuetta di Padre Pio) l’oggetto del proprio desiderio, svegliandosi una mattina come le altre nel corpo del bellissimo modello la cui foto troneggia proprio fuori la finestra della ragazza. Da questo spunto inverosimile e quasi magico, Nina inizierà a percorrere una Milano ostile e piena di ostacoli, per sfuggire al padre che la crede un violentatore, in compagnia del fratello Mauro (aka Oip Erdap) tramutato per effetto dello stesso sortilegio in un maialino. In occasione dell’uscita del romanzo abbiamo incontrato l’autore, già collaboratore di Lui Magazine, e gli abbiamo posto alcune domande: (Ef)fusioni è il tuo quarto romanzo, pubblicato autonomamente, senza un editore classico. Come sei arrivato alla scelta del self-publishing? Già da qualche anno avevo recensiti libri on demand. Erano libri belli, o brutti, come tutti gli altri. La scelta d’editare on demand è cresciuta poco a poco: ha diversi punti a suo favore, per un autore. Prima di tutto la proprietà del testo rimane all’autore; inoltre il processo editoriale è del tutto gratuito; cioè non si spendono soldi, per essere pubblicati. La distribuzione, poi, adesso che ognuno ha un computer e una carta ricaricabile, è capillare: ordini, e ti viene spedito tramite corriere. Online il libro costa meno, perché si evita il passaggio in libreria, che da solo pesa per il 33% circa del prezzo di copertina. Inoltre, e non è poco, è una editoria ecosostenibile: le copie non vengono mandate al macero dacché vengono stampate volta per volta, secondo gli ordini. I diritti d’autore poi vengono accreditati online direttamente sul conto corrente, e ogni volta che ne viene venduta anche una sola copia, ti arriva una mail con nome e cognome del compratore... che puoi volere di più dalla vita? Gratuito per l’autore, ecosostenibile, poco costoso per il lettore, e capillare nella distribuzione. E non è un e-book: il titolo arriva a casa cartaceo. Nel mio caso ho scelto un servizio aggiuntivo che lo fa arrivare anche nelle Feltrinelli: chi proprio non ha un computer o una carta di credito, può richiederlo in ogni punto vendita della catena... Inoltre, e sono franco, trovare un editore tradizionale per un libro non gayo scritto da un autore dichiaratamente non gayo, non è facile stante la pigrizia mentale degli editori tradizionali! Il sottotitolo del libro è “romanzo d’Amor Giovane,” ma potrebbe essere anche “romanzo di trasform/azioni”. Trasformazioni e cambiamenti di genere che rimandano a narrazioni mitologiche, antiche e moderne, da Ovidio a Will Self. Come mai hai scelto di rispolverare un tema apparentemente così lontano dalla nostra sensibilità? Vivo in un’Europa vecchia in cui i giovani sono fagocitati dai genitori e dai nonni, che spendono fortune dal chirurgo per assomigliare ai loro nipoti. I vecchi non muoiono più! Poveri giovani, destinati a convivere con le immagini delle proprie future decrepitezze! Quanto li amo! Mi sono quindi identificato con due ragazzi giovani, al primo amore. E, come sempre, quando due persone si amano, un mondo muore, e un mondo nuovo si crea come dal nulla. Così l’amore è sia costruttivo, come in Lucrezio, che distruttivo, come in Empedocle. Le suggestioni mitologiche e letterarie, che ci sono state, sono servite per scrivere un canto d’amore alla Giovinezza. I due innamorati sono assolutamente incompresi nel loro amore giovane, che ai vecchi pare mostruoso. Ma loro sanno di essere nel giusto. E lottano, per il loro amore innovativo. La novità è sempre avversata nelle società vecchie. I nostri giovani sanno di vivere in un mondo di vecchi rincoglioniti e maleducati e cattivi; e i giovani hanno terrore di perdere la bellezza, e la giovinezza. Una volta non era così: ma una volta c’erano molti meno vecchi, e molti più giovani, e non c’era terrore d’invecchiare. Ma ormai, tutto è cambiato: l’età media, in Italia, è ormai di 43 anni! Tu che ricordi hai dei tuoi amori giovanili? Da adolescente mi perdevo dietro gli occhi delle mie compagne di classe... erano amori delicati, ma profondi. Ogni volta si apriva un vuoto dentro, e fuori. Da innamorato ero felice. Ero leggero. Come brillo. La mia parte gaya era nascosta, ma non troppo. Mi baloccavo con l’idea della bisessualità. Il primo innamoramento per un maschio è capitato a 20 anni. Ora sono convintamente gayo. Ma tutto è servito per la descrizione, nel romanzo, del carattere di Nina, e delle sue sensazioni da ragazza: sia la parte maschile, gaya, che quella femminile. Alcune lettrici mi hanno confermato in effetti la giustezza della descrizione dell’orgasmo femminile... da dentro. Gian Pietro Leonardi