Pantalone a chiI?
Storia di un tessuto protagonista della quotidianità
Alzi la mano chi nel proprio armadio
non possiede almeno cinque paia di
jeans; già perché al di là delle mode
del momento è la mise che non solo
ha accompagnato migliaia di generazioni
durante la propria vita senza mai perdere il
suo incredibile fascino, ma ha resistito senza
batter ciglio ai continui mutamenti di stili
e tendenze. rattoppato, vissuto, volutamente
strappato o intatto non importa poiché è mutato
in una seconda pelle. “Blue” è il colore
per eccellenza, “Jeans” la città d’origine; nato
per essere un semplice pantalone da lavoro
in breve tempo è diventato un vero e proprio
indumento alla moda. Adoperato dai militari
statunitensi durante la Seconda Guerra Mondiale,
dopo il confl itto è diventato un indumento
per il tempo libero. Ma è per merito della
cinematografi a degli anni ’50 che scoppia il
gran boom (star ribelli come James Dean ed
Elvis Presley ne aiutarono il successo) e nei
decenni successivi si trasforma nel manifesto
della ribellione giovanile. A cavallo tra gli
anni ‘70 e ‘80 i vari brands si accorgono delle
potenzialità del tessuto e in un batter di ciglio
lo lanciano nelle loro collezione con i vari
accorgimenti del caso. durante gli anni ’90
clip e inserti vari lo rendono quasi un oggetto
di lusso e nel 2000 cuciture senza senso
e lavaggi chimici ne destrutturato l’essenza,
senza però destabilizzarne il fascino.
Anche se i jeans intesi come pantaloni a
5 tasche sono stati brevettati nel 1873 da
levi Strauss, le origini della storia del tessuto
hanno radici ben fondate in Italia; è quasi
ormai certo che la primogenitura in fatto di
fabbricazione dei blue-jeans viene ricondotta
storicamente alla città di Genova, in virtù
della grande tradizione tessile che fi n dall’antichità
ha costituito un’importante voce nelle
esportazioni liguri di manufatti.
Pare, infatti, che la “tela blu” dal quale si è
ricavata il famoso pantalone, non era altro
che la stoffa utilizzata per coprire le vele delle
navi mercantili.
Per rivendicarne l’appartenenza qualche
anno addietro a Genova è stato realizzato
un pantalone blu jeans con dimensioni da
record: 18 metri con un girovita di 5m. Confezionato
con 600 paia di vecchi jeans e innalzato
su una gru del Porto antico.
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