A tutto bambù
Caratteristiche ed usi del “nuovo” materiale ecologico
Complici i costi crescenti del petrolio e una maggior sensibilità verso l’ambiente, l’uomo ha cercato un materiale che poteva soppiantare le caratteristiche flessibili, modellabili e duttili della plastica. La risposta, come spesso accade, arriva dalla natura: il bambù. Le sue caratteristiche quali la leggerezza, l’elasticità e la resistenza, l’hanno fatto balzare in vetta alla classifica dei prescelti. Il settore dell’arredamento è stato il primo che ha
utilizzato con successo il materiale, dapprima come elemento decorativo, in seguito come vera e propria
unità di costruzione. Nascono così letti, armadi, cucine...
Colti dall’ispirazione e
con l’intento di coniugare eleganza, design
e praticità alla vita di tutti i giorni, diversi settori si sono affacciati
con interesse al nuovo, si fa per dire, elemento. Il mercato globale si è
fatto così conquistare dal “must” di riferimento e ha cominciato a
spaziare. Alla fiera CeBIT 2008 la Asus aveva chiaramente fatto intendere
l’intenzione di creare un notebook in fibra di bambù e come promesso l’azienda ha mantenuto la parola data. Al passo con i tempi anche il colosso mondiale dei pc desktop Dell. Fra i cavalli di battaglia
proposti spuntano le tastiere, il mouse e le casse acustiche. La Apple di certo non poteva rimanere a guardare e ha trasformato
il portale iMac in un vero e proprio oggetto cult in bambù da esibire. Non da meno la telefonia mobile che strizza l’occhio all’ambiente creando il primo telefonino costruito quasi al 100%
con materiali naturali: gran parte della struttura interna e tutta quella esterna deriva dal mais e dal bambù. Il suo creato re, Gert Jan Van Bruegel, è molto orgoglioso della sua invenzione e invita tutti i consumatori a gettare nel contenitore dell’umido il telefonino quando non funzionerà più, in quanto, nel giro di un paio di mesi, si trasformerà in concime per la terra. Al bando anche il carica batteria: il cellulare in questione si ricarica manualmente grazie ad una piccola manovella posta nella parte posteriore.
Torniamo un attimo nelle nostre abitazioni: quanti di voi amano il parquet? Forse non lo sapete ma negli ultimi 36 mesi il
bambù viene utilizzato anche per foderare i
vostri pavimenti, addirittura è per il 30% più resistente dei classici legni utilizzati fino ad oggi. Altro vantaggio
da tenere in considerazione
è la verniciatura dei listelli: solitamente
solo dopo la posa le sottili lastre in quercia vengono verniciate,
ma se non è fatto a regola d’arte il risultato finale può sottolineare
qualche discrepanza. Vogliamo poi parlare
del fastidioso odore di vernice? Evitiamo. Nel caso del bambù invece i listelli vengono tinteggiati singolarmente
molto prima e oltre ad una colorazione uniforme, si evitano anche “profumi” indesiderati. La fibra vegetale che lo caratterizza ha proprietà antibatteriche
e anche dopo una cinquantina di lavaggi riesce a mantenere questa qualità. La fibra di bambù è formata da molte
micro fessure che la rendono perfetta per assorbire l’umidità del corpo e essere traspirante. Sarà per questo motivo che
Il segmento moda non è rimasto impassibile e l’ha immediatamente utilizzata per imbastire pantaloni, t-shirt, camicie...
che dire delle biancheria per la casa e nello specifico delle lenzuola? Decisamente chic! Abbiamo visto come la lavorazione del bambù si presta per qualsiasi genere di assemblaggio, ultimi, ma non ultimi, i
cinturini degli orologi, i telai di biciclette e gli skates costruiti
dall’azienda californiana Super Green Boards. Se pensavate di averne viste di tutti i colori, vi state sbagliando...
vi abbiamo riservato una sorpresa davvero incredibile. I
ricercatori dell’Università di Kyoto hanno realizzato un’automobile
da città che ha la caratteristica di avere l’intera carrozzeria fatta e costruita con gli elementi della famosa pianta:
“Il progetto - spiegano gli ingegneri - è quello di realizzare un veicolo facile da riparare, resistente agli urti cittadini e molto economico da realizzare”.
Insomma, ce n’è proprio per tutti i gusti!
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