Il “custode” del “bene”
Portachiavi: che cosa racconta di voi?
Eccessivo o lineare, il portachiavi cede il passo alla semplicità per trasformarsi in un oggetto di carattere dalle molteplici caratteristiche. Singolare, personalizzato o lavorato nei minimi particolari, nella maggior parte dei casi racchiude un significato subliminale che spesso sfocia in una passione, oppure ritrae un lato della personalità di chi lo possiede. Al contrario di molti altri accessori, non è un oggetto che si sfoggia o si esibisce ai quattro venti, eppure il più delle volte racchiude un significato o un valore affettivo ben precisi. Già, perché, a meno di smanie particolari, ne utilizziamo solo uno; non è come una sciarpa che cambiamo ogni mattina in base al tempo o ai nostri diversi outfits, il portachiavi è sempre quello e, oltre ad accompagnarci in ogni nostro minimo spostamento, assume quasi il ruolo di custode di un bene a noi intimo e caro (casa, automobile…).
Collezione dopo collezione, gli stilisti ci propongono forme nuove e di tendenza, aggiungendo particolari preziosi e materiali esclusivi. In questo periodo sul mercato sono presenti svariati modelli: si passa dai più classici a quelli glamour, da quelli acquistati ai mercatini a quelli comprati in prestigiose boutique. Paracadute d’emergenze nelle occasioni in cui l’idea regalo tarda ad arrivare, il portachiavi sottolinea in modo quasi impercettibile il modus vivendi di ogni persona. Proprio per questo motivo vi consigliamo di scegliere quello più adatto alle caratteristiche del ricevente e di non puntare a caso nella mischia.
Abbiamo deciso di scrivere quest’articolo facendo tesoro di un’esperienza vissuta: qualche giorno addietro, per una serie di vicissitudini, ci siamo ritrovati negli uffici degli oggetti smarriti dell’Azienda Trasporti Milanesi (ATM). Entrando nella stanza, la parete adibita a bacheca ricoperta di chiavi perse ha catturato la nostra attenzione. A ogni mazzo penzolava un portachiavi diverso e come per magia siamo stati sommersi da una serie di inputs riguardanti gli ignari proprietari: quelli con i colori della squadra del cuore appartenevano sicuramente a persone con una fervida fede calcistica, quelli con gli astucci griffati a qualche fashion victim, quelli con i pupazzetti agli eterni Peter Pan… Insomma, senza che potessimo conoscere i legittimi proprietari, all’istante quel piccolo oggetto ci ha “parlato” di loro. E il vostro che cosa racconta di voi?
|
|
|
|
|
|
|