Fiat Freemont
Un aspetto decisamente XL!
Fiat Freemont è il primo frutto concreto dell’alleanza Fiat con Chrysler, il cui artefice è Sergio Marchionne. Prodotta in Messico, porta in dote tutta la funzionalità del progetto originale Dogde Jouney, abbinando un ottimo motore italiano e un’iniezione di qualità nei materiali e nel comportamento su strada.
Esteticamente le dimensioni di 489 centimetri di lunghezza, 188 di larghezza e 169 d’altezza la rendono una crossover di grandi dimensioni, imponente e ben piantata a terra. L’aspetto muscoloso diremmo da “palestrato” è ribadito dai passaruota e dalla griglia anteriore cromata in puro stile americano.
Se l’aspetto esteriore è decisamente XL, anche per quanto riguarda gli interni la Freemont non scherza. L’abitacolo, grazie al passo di ben 289 cm, è straordinariamente spazioso, tanto che ci sentiamo di dire che i sette posti della Freemont sono posti veri e comodi fino all’ultima fila. Inoltre la disposizione della seduta “a teatro” garantisce agli occupanti della seconda e terza fila una buona visuale della strada.
Discorso a parte merita il vano bagagli che è a prova di trasloco quando si viaggia in due (ribaltando tutti i sedili posteriori si ottiene un vano piatto lungo oltre tre metri!!), a prova di vacanze quando si viaggia in cinque e a prova di week end quando si viaggia in sette. In tutti i casi sono possibili molteplici configurazioni, in modo da dare più spazio a passeggeri o bagagli a seconda delle esigenze.
Il posto guida è accogliente grazie alle numerose regolazioni del sedile e del volante e i comandi sono visibili e facilmente raggiungibili. Proprio questi ultimi insieme ai rivestimenti della plancia, del vano bagagli e all’assetto e guidabilità, sono stati rivisti e migliorati, nell’ottica del consumatore europeo.
In tal modo troviamo un livello qualitativo delle plastiche e dei rivestimenti, superiore al cugino Journey e un comportamento stradale (confort e stabilità) più da auto e meno da Suv.
Per quanto riguarda la scelta dei motori per ora è limitata a un unico propulsore (2.0 Multijet) con due potenze differenti (140 e 170 cv) e noi abbiamo provato la versione più potente.
Ci aspettavamo di trovare un veicolo turistico e, invece, complice l’alto valore di coppia motrice pari a 350 nm disponibile già a 1750 giri, la verve brillante emerge senza vuoti di potenza. Il nostro test drive si è svolto lungo un percorso misto e nonostante il peso a secco pari a 1.874 kg, Freemont si è dimostrato convincente nell’abbinamento cambio-sterzo (peccato solo la frizione un po’ troppo pesante), particolarmente silenzioso in autostrada e soprattutto parsimonioso nei consumi: una media di 12 km con un litro di carburante. In sintesi una vettura facile e gratificante da guidare, come pochi mezzi di dimensioni analoghe sanno essere. Per chiudere un cenno al costo che, partendo da un prezzo base di 24.900 euro e una dotazione soddisfacente, posiziona il suv italo-americano al di sotto di molte dirette concorrenti europee e coreane.
Cristiano Fabris
Scheda tecnica:
Prezzo: da 24.900 Euro
Consumi: (urb/extra/misto) l/100km 8,3 / 5,3 / 6,4
Bagagliaio: da 145 a 1461
Dimensioni: (lungxlargxalt) 488x187x1691
Cambio: manuale a 6 rapporti
Velocità: 195 km/h
Coppia: 350 Nm @ 1750-2500 giri
Potenza: 170 CV
Trazione: anteriore
Cilindrata: cc 1956
Alimentazione: iniezione diretta Common Rail Multijet II
Motore: euro 5 - 4 cilindri
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